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"Il mio percorso spirituale tra due maestri: aspettative, delusioni e realtà" di Shyamananda Das

Il cammino spirituale è un percorso complesso, spesso caratterizzato da prove e tribolazioni che ci portano a confrontarci con noi stessi e con gli altri. La ricerca di una guida spirituale giusta è fondamentale in questo viaggio di crescita personale e spirituale. In questo articolo, condividerò la mia esperienza personale con due maestri spirituali nella tradizione Hare Krishna, con l'intenzione di riflettere sulla dinamica tra guida spirituale e discepolo.



La mia storia come aspirante devoto di Krishna ha avuto inizio negli anni '80, ma è solo nel 1990 che ho conosciuto un maestro spirituale Hare Krishna, Manonatha Prabhu. All'epoca, Manonatha Prabhu era uscito dalla ISKCON, il movimento Hare Krishna fondato da AC Bhaktivedanta Swami Prabhupada, e aveva creato un proprio movimento spirituale. Egli mi ha iniziato alla pratica del Bhakti yoga con il nome spirituale di Ramananda Das.


Negli anni successivi, Manonatha Prabhu è rientrato nella ISKCON e mi ha detto che avrei potuto continuare a usare il nome Ramananda, ma che non dovevo considerarlo accettato dalla ISKCON. Tuttavia, mi ha offerto la possibilità di collaborare con lui nella creazione di una web radio, "Radio Isvara", e così ho fatto.


Col tempo, ho iniziato a sentire il peso di questo non riconoscimento del nome Ramananda all'interno della ISKCON e ho deciso di rivolgermi a un altro maestro spirituale, Srila Bhakti Aloka Paramadvaiti Swami. Anch'esso precedentemente legato alla ISKCON, aveva fondato un movimento chiamato "Vrinda Parivar". Questo maestro mi ha iniziato allo yoga della disciplina Bhakti con il nome di Shyamananda Das.


Recentemente, ho pensato di riprendere la collaborazione con Manonatha Prabhu (da parte della missione Vrinda Parivar non c'è nessuna pregiudiziale nel collaborare a progetti ISKCON) e gli ho inviato una lettera spiegando la mia situazione attuale e chiedendo scusa per la mia assenza. Purtroppo, la risposta che ho ricevuto è stata deludente e ferita, con toni duri e parole poco incoraggianti.


Conclusione:


Questa esperienza mi ha portato a riflettere sulla natura delle relazioni tra maestri spirituali e discepoli, sull'importanza della comunicazione e del rispetto reciproco. È fondamentale trovare una guida spirituale che sia in grado di offrire sostegno e comprensione anche durante i momenti difficili e che sia disposta a lavorare con il discepolo per superare le sfide insieme.


Desidero condividere la mia esperienza per aprire un dialogo e una riflessione sulla dinamica tra maestri spirituali e discepoli, sottolineando l'importanza di un approccio compassionevole e comprensivo nella guida spirituale. La nostra crescita spirituale è un percorso personale e unico, e trovare una guida che rispecchi le nostre esigenze e i nostri valori è fondamentale per il nostro progresso. Attraverso la mia esperienza, ho imparato che le relazioni tra maestri e discepoli sono complesse e spesso sfidanti, ma è attraverso questi momenti difficili che possiamo imparare e crescere sia a livello personale che spirituale.


È importante condividere esperienze come queste per creare consapevolezza e incoraggiare la discussione sulle relazioni tra maestri e discepoli. Spero che la mia storia possa aiutare altri a riflettere sulle proprie esperienze e a trovare il sostegno e la guida di cui hanno bisogno per progredire nel loro percorso spirituale.

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