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Vrindavana, la divina civilizzazione

 

Srila Bhakti Raksaka Sridhara Gosvami Maharaja




Studente: Seguendo il processo di purificazione, mi è stato detto che possiamo sperimentare il mondo spirituale già in questa vita. Tutti quelli che seguono le istruzioni di Guru e shastra giungeranno a quel gusto, arriverà a tutti...


Srila Bhaktiraksaka Sridhara Gosvami Maharaj: C'è gradazione, c'è varietà. Alcuni vanno avanti, altri indietro, su, giù, da questa parte, da quella parte. Alcuni lasciano la via della devozione, altri corrono verso la meta. Il singolo viaggiatore è responsabile dei propri progressi e problemi, a volte va considerato anche l’ambiente che lo circonda e le circostanze. Dal dominio superiore dobbiamo accettare la decisione che discende, tuttavia si può anche notare una certa parzialità; chi ha la capacità di ricevere di più, riceverà di più.


Vivere in quel regno d’amore trascendentale è per noi molto giudizioso, perché lì la nostra vita è assicurata. Se in qualche modo possiamo assicurarci un posto in quel regno, saremo a casa.


Studente: La dualità è necessaria solo per l'anima condizionata?


Srila Guru Maharaj: Dualità è un termine relativo, ma ovunque ci sia una qualche gradazione, non può che esserci dualità, confronto, gerarchia. Tuttavia la dualità dell'anima condizionata è diversa da quella dell'anima liberata. La natura dell'Assoluto è un tutt’uno armonico, è dinamico e al suo interno ci sono tante sezioni diverse. All'interno della concezione di Krsna troviamo tante varietà quante sono il Suo temperamento e la Sua soddisfazione. ''Mallanam asinir nrnan naravarah srinam smaro murtinam.'’ Diversi tipi di devoti ottengono una visione di Krsna in tanti modi diversi. Proprio come quando Krishna entra nell'arena di Kamsa, tutti Lo percepiscono da diverse angolazioni: Kamsa, i lottatori, i genitori, gli yogi e i residenti, tutti hanno il ​​loro angolo visivo speciale.


Impara a sottometterti e attraverso la sottomissione, Lui verrà da te. Non cercare di capirlo, ma avvicinati a Lui attraverso la fede.


yasmin vijnate sarvam evam vijnatam bhavati

yasmin prapte sarvam idam praptam bhavati


Se lo ottieni, avrai tutto. Potrai averlo come Lui vuole darsi. Anche la più piccola goccia placherà tutta la tua sete, quindi cerca di avvicinarti con spirito di servizio. Il tuo dovere interiore è verso quell’area trascendentale, non puoi ignorarlo. Ama già da ora la posizione e il luogo in cui ti trovi. Cercate di amarvi sinceramente e vi troverete già a Vrindavan, Chintamani Dham, la terra di Krishna, sotto la Sua guida.


Cerca di trovare il tuo dolce sé all'interno di quel dominio, lì vivrai nella dolcezza dove ogni movimento è come una danza e la parola è una canzone, l'acqua è nettare e gli alberi sono kalpataru – concedono qualunque cosa desideri. Il tuo io più intimo ha il diritto di vivere in quella civiltà Divina. E anche il re di quella terra con tutto il Suo entourage è dolce nel grado più elevato.


I lila (passatempi) di quel mondo sono tutti innocui. Nei Suoi passatempi, entrambe le parti, il vittorioso e il sconfitto, sono entrambi beati, nessuna perdita è possibile, nessuna sofferenza. Lila significa il movimento necessario per compiacere; ora il nostro interesse limitato ci impedisce di vivere quella corrente assoluta rappresentata dal donare il sé. Potremo andare a vivere nella terra delle anime trascendentali, e non vivere i sogni mortali della mente in questo mondo fasullo, dove anche le cose buone sono cattive, ma raggiungere il Suo mondo, dove anche le cose cattive sono buone.


Siamo davvero figli di quel regno, figli del nettare. Quindi dobbiamo raggiungere il regno dove si trovano molte altre cose ancora più dolci. Quella dolce patria che devi ricordare. Basterà ascoltare i passatempi di Krsna a Vrindavana: è tutto ciò che serve.


Una goccia di quel nettare di harikatha soddisferà tutti. È così dolce e solo un assaggio non ci permette di smettere. Una dolcezza così alta, mai trovata in questo mondo mondano.


adhuram madhuram vapur asya vibhar

madhuram madhuram vadhuram madhuram

madhu gandhi mridu smitam etad aho

madhuram, madhuram, madhuram, madhuram


Questo tipo di dolcezza descritta da Bilvamangala Thakur continua all'infinito, è il nettare di Krishna che entra nelle orecchie, che può catturare tutte quelle anime fortunate con solo un piccolo assaggio. Esternamente può essere come veleno, ma internamente rende la vita piena di estasi. Questa è la caratteristica peculiare dell'amore divino per Krsna. "Le canzoni più dolci sono quelle che raccontano le cose più tristi." Così dolorose, eppure non possiamo lasciarle.


Quindi cercate di non avvicinarvi direttamente a Krishna, piuttosto entrate nel Radha-dasya, cercate di entrare nel gruppo di Srimati Radharani e di adattarvi a quella particolare linea di servizio. Principalmente, siamo parte della Sua potenza, e nella sua forma più completa l'intera potenza è rappresentata da Srimati Thakurani, e lo scopo più alto è quello di adattarsi al Suo gruppo. Questo accade principalmente attraverso la Guru Parampara e il mantra dato dal nostro Guru. La formula è lì, e tramite la formula dobbiamo porre la nostra attenzione all'elemento più raffinato di quella formula. Allo stesso tempo è già dentro di me, nella mia esistenza interiore, e questa la vera identità si svela grazie a questa formula data dal mio Guru.


Chi e cosa sono io è tutto menzionato nel mantra, che ci viene dato attraverso il consiglio spirituale della Guru Parampara. E dobbiamo raggiungere quell’obiettivo, seguendo quella linea in senso stretto. Se mi aiuto con la forte corrente di dedizione di Yogamaya, potrò vedere Krishna ovunque. Se seguo la corrente del godimento sensoriale, mi ritroverò in questo mondo materiale di nascita e morte. Krishna è lì, ovunque, dietro ogni cosa. Con una visione più profonda, vedremo la Sua mano in ogni cosa. Il Bhagavatam afferma che tutto è positivo per noi.


In ogni accadimento, vi è la volontà di Krsna che si avvicina a noi. Con sincera attenzione provate a vedere ciò che vi circonda in questo modo. Ogni transazione è con Krsna, ogni affetto, non c'è amarezza. Cercate sempre di servire Krsna, il Signore che soddisfa il cuore e scoprirete che Lui è sempre al vostro fianco. Sta aspettando tutti con il Suo cuore desideroso. Qui sfortunatamente troveremo solo un'imitazione dell’amore, come Romeo e Giulietta, e impazziamo per questo. Ma quanto deve essere bello e desiderabile il centro e la fonte di tutto il vero amore. L'amore è personificato, quanto deve essere bello e attraente! Proprio come gli animali non possono capire la società umana, così noi non possiamo vedere quel mondo spirituale, dovuto alla nostra coscienza disadattata.


Vrindavana è il luogo dove tutto è bello e tutti amano. Vrndavana è il luogo in cui la nostra anima può sperimentare l'ambiente più felice. La concezione più profonda della nostra anima la troveremo in quel regno, e la sua più alta utilità può essere praticata nella terra dell'amore e della bellezza, dove Dio è chiamato con il nome Krsna. Quindi immergetevi in profondità per trovare il piano della realtà, lasciate questo mondo onirico e trovate la realtà trascendentale ed eterna dentro di voi.


Una volta, quando Krsna era ospite a casa di Vidura, Vidura era fuori a chiedere l'elemosina, ma la moglie di Vidura era lì. Allora Krishna arrivò di sorpresa, mentre la moglie di Vidura stava facendo il bagno, forse sentì la Sua voce. Il loro stile di vita era molto austero, senza nemmeno vestiti, e in quel momento era dimentica della sua situazione. Quando uscì, Krsna dovette gettare il Suo stesso vestito sul suo corpo e avvolgendosi con quel telo, la devota andò da Krsna. Dopo aver dato a Krsna un posto a sedere, stava pensando a come poter servirLo, ma tutto ciò che aveva nella stanza era un frutto di banana. Quindi prese il frutto, lo sbucciò e diede a Krishna la buccia al posto del frutto. Krishna continuò comunque a mangiare la buccia.


Proprio in quel momento Vidura e Narada arrivarono a casa e videro questa scena. Poi Vidura gridò ad alta voce: "Cosa stai facendo, hai tenuto il frutto e hai offerto a Krishna la buccia, e lui lo sta mangiando!!" Ma lei non ne era consapevole. Poi Narada disse: "È dimentica di se stessa dovuto alla gioia di trovare all'improvviso Krsna nella sua casa. È sopraffatta e ha perso tutti i sensi. Non biasimarla, tuttavia il nostro Signore sta mangiando la buccia. Avrebbe potuto suggerire di dargli il frutto e non la buccia. Non biasimo il devoto, ma il Signore”. Allora Krishna disse a Narada: “Non sto mangiando né il frutto né la buccia, sto mangiando il sentimento devozionale con cui Mi è stato offerto”. In questo modo dovremmo accertare cosa è cosa.


patram puspam phalam toyam

yo me bhaktya prayacchati

tad aham bhakty-upahrtam

asnami prayatatmanah


"Se uno mi offre con amore e devozione una foglia, un fiore, dell'acqua o un frutto, lo accetterò. Ciò che viene offerto non importa, ma se Mi viene offerto con devozione e amore, lo accetterò. Prendo solo ciò che ha questo sentimento verso di Me. Io mangio quello, non la rappresentazione esteriore.''


La sincerità è tutto, le anime sincere non saranno mai veramente turbate. Giungendo da un vero Guru possiamo imparare chi siamo, dove siamo, chi è il nostro guardiano, chi può salvarmi, cosa è mio e cosa voglio dal mio cuore. Perché sono imperfetto, perché sono a disagio e perché non mi sento felice? Per tutte queste risposte dovrete piangere, cercare voi stessi, e scoprirete che l'aiuto giungerà attraverso gli agenti dal piano della Verità. Verranno e vi aiuteranno con la vostra situazione attuale, dicendo: "Non cercare qui la tua dimora, sei nostro fratello, torna a casa con noi". Questo tipo di ricerca interiore vi aiuterà a trovare la via, eliminando tutte le altre proposte che vengono per allontanarvi da quella meta più alta.


Mahaprabhu al ritorno da Vrindavan una volta incontrò Raghupati Upadhyaya ad Allahabad. Il Signore gli chiese: “Qual'è la destinazione nella nostra linea di servizio?”

Egli rispose:


srotim apare smrtim itare

bharatam anye bhajantu bhava-bhitah

aham iha nandam vande

yasyalinde param brahma


"Secondo la mia considerazione, coloro che desiderano estrarre qualcosa dalle Sruti, la Verità rivelata, temendo la vita mortale, corrono dietro alle scritture vediche in cerca di una soluzione. Ma per noi ciò non è interessante, loro vogliono solo la liberazione da questa normalità. Piuttosto la mia sete interiore è di ottenere il servizio di Nanda Maharaj, perché Parabrahman è lì a Braja Dham che gioca nel cortile di Nanda. Voglio solo prendergli la polvere dei piedi. Non sono affatto soddisfatto di questa proposta descritta nelle Sruti, Smriti, Mahabharata, ecc'' 

E poi c'è questo ulteriore sviluppo.


kam prati kathayitam ise

samprati ko va pratitam ayatu

go-pati-tanaya-kunje

gopa-vadhuti-vitam brahma


"Le persone cercano così ardentemente il parabrahman, ma chi mi crederà quando dirò loro che la Verità Suprema sta cercando, dando la caccia all'amore delle damigelle di Braja, a chi devo parlarne? È la cosa più sorprendente. Essi cercano la Verità Assoluta, ma Egli è alla ricerca di queste semplici ragazze di Vrindavana. L'impossibile è diventato un dato di fatto qui a Vrindavana. Questa è la mia scoperta del Signore”


Raghupati disse a Mahaprabhu che una sola frazione di queste sukrti (impressioni dovute all’ascolto dei passatempi di Krsna con le gopi) potrà portarci direttamente al centro, eliminando tutto il resto dall'elenco della nostra ricerca. Quella formula sarà: da sukrti a sraddha (fede), sadhu sanga (associazione coi veri devoti), bhajana kriya (inizio della pratica devozionale), anartha nivritti (graduale scomparsa delle attitudini indesiderabili), poi nistha e ruchi, infine asakti, bhava (il primo raggio di emozioni trascendentali). 


Quando raggiungiamo lo stadio di bhava-bhakti allora potremo avere un'idea. E solo allora saremo elevati a quel piano di prema, dove possiamo vedere Krishna attraverso gli occhi dell'Amore Divino e poi proseguire ulteriormente negli stadi di raga, anuraga, bhava, mahabhava. Dovremo progressivamente passare attraverso questi stadi che dobbiamo superare, se desideriamo vivere in quella civiltà divina.


Gaura-haribol!




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fonte: www.gaudiya.it

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